Mercoledì mattina noi alunni della classe 1^A abbiamo svolto una bellissima attività guidata dal sig. Campanardi Massimo e dalla nostra Preside. Ci è stata presentata come un laboratorio di “Team building” e cioè di trasformazione da un gruppo di lavoro a una vera squadra di lavoro. Prima di tutto abbiamo riflettuto sulle parole gruppo e squadra, che non sono affatto la stessa cosa. Infatti un gruppo è un insieme di persone che magari hanno lo stesso obiettivo, ma lavorano in modo individuale, invece una squadra è fatta da persone che si conoscono, si rispettano, hanno ruoli diversi e collaborano tra loro per raggiungere una meta comune. Essere una squadra perciò significa: aiutarsi a vicenda, non prendersi in giro, non litigare, rispettarsi.
Le attività che abbiamo affrontato sono state:
– costruire una torre di spaghetti
– affrontare un percorso bendati
– il gioco della ragnatela di filo di lana
Ve le spieghiamo in breve.
Prima attività: dopo essere stati divisi in cinque gruppi abbiamo trovato su un tavolo alcuni spaghetti, un filo di lana rossa, un metro di scotch, una forbice, un foglio, una matita e infine un marshmallow. Il nostro compito era quello di costruire una torre in poco tempo che stesse in piedi e avesse sulla cima il dolcetto. Alcuni di noi sono partiti bene, ma, purtroppo, alla fine non ne è rimasta in piedi nessuna. Se avessimo unito di più le forze e ci fossimo ascoltati di più avremmo fatto meglio.




Seconda attività: abbiamo formato delle coppie e indossato a turno una mascherina che ci impediva di vedere dove andavamo. Il compagno non bendato aveva il compito di guidare senza parlare. E’ stata un’esperienza molto particolare che ci ha fatto riflettere sulla fiducia verso gli altri e soprattutto su alcuni errori nel nostro comportamento che possono trasmettere messaggi sbagliati.







Terza attività: ci siamo seduti in cerchio e a turno abbiamo scelto liberamente un compagno al quale volevamo dire qualcosa, per esempio un apprezzamento, un consiglio, un rimprovero. Questa forse è stata l’attività più intensa e che ci ha obbligati a ripensare ai nostri rapporti in classe. Alla fine è uscita una fitta ragnatela che abbiamo lasciato cadere per terra e abbiamo ammirato in tutta la sua complessità e bellezza.



L’esperienza svolta col sig. Campanardi mi ha dato molte emozioni positive, mi ha stupito che le tecniche consigliate mi siano servite così tanto. In particolar modo con il secondo esercizio, ovvero quello dove bendato, dovevi essere guidato da una persona avendo fiducia in lei. Ecco, questo esercizio mi ha fatto provare fiducia in alcuni compagni, verso i quali fino ad allora non ne avevo. Durante il terzo esercizio sono stato molto felice, perché qualche compagno che non mi mostrava la sua amicizia, me l’ha mostrata, con sentimenti positivi dicendo che io sono un buon amico e dandomi un pezzo di filo per formare una ragnatela, che per me è stata un simbolo di alleanza e di pace. Il momento più importante è stato quando ci hanno spiegato e mostrato due disegni, che raffiguravano due barche: una coordinata e l’altra molto scoordinata. Il signor Campanardi ci ha fatto capire che noi in realtà siamo ancora la barca scoordinata, perché non sappiamo gestirci bene nel gruppo, e, spesso e volentieri, rendiamo le lezioni Ci hanno chiesto quale delle due barche volessimo essere, e insieme abbiamo scelto quella difficili e pesanti. Oggi stiamo tentando di rendere il gruppo molto più unito, ma ancora qualcuno casca negli stessi atteggiamenti, e può far crollare più della metà della classe!! Secondo me, però, abbiamo leggermente migliorato il gruppo, anche se so che potremmo darci di più da fare. È solo l’inizio e so che avremo un gruppo sempre più unito, e, forse, questo gruppo diventerà pure una fantastica squadra. Tutta l’attività è stata molto positiva, anche se il primo esercizio, per il quale, insieme ad un gruppetto dovevamo costruire una torre, non ha avuto effetto sperato, perché i gruppetti non mostravano molta serietà e ognuno voleva fare a modo proprio, sia per la progettazione, sia per la costruzione della torre. Dopo il fantastico insegnamento vorrei ringraziare coloro che hanno organizzato l’incontro e pure chi lo ha realizzato in modo molto curato e coinvolgente. Nikolas
Il progetto del 17 aprile con il signor Campanardi , la Preside e la professoressa Turla è stato molto importante. Ci ha fatto ragionare sulla nostra classe e con diverse attività ci ha fatto capire che noi possiamo essere più di una classe: una squadra. Il mio gruppo, nella prima attività, è stato poco unito e ognuno aveva le proprie idee, ma alla fine anche se era troppo tardi, abbiamo capito che se univamo le nostre idee in una sola, potevamo raggiungere la vittoria tutti insieme. Nell’ultima attività, purtroppo, tre dei miei compagni sono rimasti senza filo, mentre qualcuno lo aveva persino ricevuto dieci volte con messaggi belli, ma ripetitivi. Io mi sono messa nei loro panni e mi è dispiaciuto. Però, alla fine dell’ attività alcuni di noi hanno detto che se avessero avuto un po’ di filo in più l’avrebbero dato ai compagni rimasti senza e in quel momento ho capito che, anche se la nostra classe non è ancora una squadra, può diventarlo, con un po’ più di impegno e forza di volontà. Aurora
Scritto e pubblicato da Frankovic Emma, Zanardelli Elisabetta e Foresti Federica 1^A.